La festa patronale in onore di San Martino e Santa Comasia assume da sempre per noi martinesi un grande significato.
Intanto, per il grandissimo senso di appartenenza che da sempre ci lega alla figura dei Santi Patroni e a alla meravigliosa Basilica di San Martino, tempio di pace, di devozione e di cultura della nostra città.
Un senso di appartenenza che rappresenta per me, così come, ne sono convinto, per ogni martinese, la nostra vera matrice identitaria e che trova proprio nell’appuntamento secolare con le celebrazioni in onore dei santi Patroni, il suo apice.

Una festa che, come ho avuto modo di evidenziare lo scorso anno ai piedi dell’altare in Basilica, nel corso della cerimonia che mi ha assegnato il prestigioso Sigillo Martiniano che mi onoro di rappresentare, esalta grandi valori: il valore della cultura della pace, di cui la Basilica è messaggera nel Mondo così come sancito dall’Unesco dal 2002; il valore della fratellanza, della condivisione, del supporto verso chiunque sia in situazioni di bisogno, difficoltà o vulnerabilità, sull’esempio del nostro Santo Patrono, San Martino di Tours, che donò parte del suo mantello al povero, fermando così nel tempo l’icona divenuta simbolo della grande solidarietà che anima noi martinesi.
Valori che ognuno di noi deve incarnare dando l’esempio, in prima persona, attraverso il proprio lavoro, il proprio agire quotidiano, oggi, più che mai, in una fase certamente difficile per la nostra società contemporanea, afflitta da guerre e lacerazioni sociali.
San Martino ci affida il compito di essere ambasciatori di questi valori, di rappresentare il forte senso civico, solidale, devozionale, spirituale, di un’intera comunità e di portare alto il nome della nostra città in Italia e nel mondo.
Buona festa a tutti