Non è passato molto tempo dall’intervento che ha “rivoluzionato” il verde della Villa Comunale e delle aiuole antistanti la chiesa di Sant’Antonio. Eppure, come molti avevano previsto, i risultati lasciano già l’amaro in bocca.
Le nuove ortensie, piante belle ma notoriamente delicate e assetate d’acqua, hanno resistito appena qualche giorno all’inizio del caldo estivo. Senza un’irrigazione costante e senza una presenza quotidiana che se ne prenda cura, era facile immaginare quale sarebbe stato l’esito.

Quelle aiuole che avrebbero dovuto rappresentare una novità si presentano oggi spoglie, con fiori secchi e foglie accartocciate. Uno scenario che conferma i dubbi sollevati fin dall’inizio: era davvero necessario investire tempo, lavoro e denaro pubblico in piante così fragili? Per di più, in una città dove la manutenzione del verde è spesso lasciata al caso.
Giorgia Capriglia