Lun. Ago 4th, 2025

Turisti e visitatori lasciati abbandonati a se stessi, senza punti di riferimento dove attingere a informazioni utili o dove reperire materiale illustrativo; nessun percorso guidato; assenza totale di collegamenti verso i comuni limitrofi.

La stagione turistica a Martina Franca è partita con la solita, rilevante presenza di visitatori, italiani e stranieri ma diversi lettori ci segnalano le carenze, mai colmate, del settore dell’accoglienza turistica. Le riportiamo in questo articolo.

L’ufficio turistico non apre prima delle 10 al mattino quando i primi gruppi sono già arrivati a Martina e iniziano il loro tour nel centro storico dove, ovviamente, stazionano il minimo indispensabile in mancanza di utili informazioni; la domenica generalmente è chiuso sicuramente nel pomeriggio.

Queste le proposte dei nostri lettori:

  1. La creazione di percorsi guidati per la visita del centro non limitando la stessa al solo Palazzo Ducale, la Basilica di San Martino e, nelle migliori delle ipotesi, la Chiesa di San Domenico;
  2. Un potenziamento dell’attività di accoglienza dei gruppi e anche dei singoli visitatori mediante la predisposizione di idonei punti di contatto (gazebo e/o postazioni) nei quali offrire alcuni prodotti locali in sinergia con le aziende (es. un pacchettino di taralli etc.); indicazioni per i bus dei parcheggi ove poter sostare tranquillamente e, soprattutto, predisposizione anche attraverso stage di personale disposto ad accogliere con un “sorriso” gli ospiti che visitano la città; dialogo con i commercianti, soprattutto del centro storico, per una corretta regolamentazione degli orari di apertura e chiusura;
  3. Predisposizione di idoneo materiale (piantine, depliant etc.) da distribuire non solo nei punti di accoglienza ma anche nelle strutture ricettive dei paesi limitrofi per incentivare la visita alla nostra città;
  4. Da ultimo un sogno: farsi promotori, d’intesa con i paesi viciniori, per utilizzare la nostra vecchia Sud est come metropolitana a cielo aperto per raggiungere direttamente l’aeroporto di Bari in modo da superare, in parte, la non idilliaca viabilità e favorire i visitatori che vogliono raggiungere la Valle d’Itria e la sua capitale, Martina Franca.

Per riscoprire l’orgoglio di essere martinesi.